Ultimamente mi è capitato spesso di ritrovarmi, mio malgrado, in quelle fastidiose situazioni in cui quello che ti senti dire è esattamente ciò che non vorresti sentirti dire, eppure ecco che arriva, feroce come un estratto conto di fine mese e inadeguata come una giacca di pelle in pieno Dicembre.
Motivo per cui ho stilato una mia personale lista di COSE DA NON DIRE, che tutti continueranno a dire lo stesso perché non sono ancora stata riconosciuta come Dio a livello universale, ma che ci tenevo comunque a far presente.
L’ordine non è casuale, bensì relativo al rispettivo grado di fastidio generato.
- Ti devo parlare
In cima alla lista poiché indiscussa affermazione peggiore di sempre. Non si capisce mai bene se rappresenta una notizia, un avvertimento, una minaccia o una semplice predizione di azioni future. Parlami, no? Che fai, prendi appuntamento?
- Non dovrei dirtelo, ma…
Che può entrare tranquillamente in una sotto-categoria del “ti devo parlare”, ancor più facilmente gestibile con pochi e minimi accorgimenti: se me lo puoi dire me lo dici, se no… no! TAKE IT EASY!
- Non ti fai mai sentire
Da sempre e per sempre l’incipit della rottura di cazzo.
- Andrà tutto bene
Ma per tutta questa immotivata fiducia nei confronti dell’universo si percepisce uno stipendio?
- Sapessi io…
Vorrei giusto chiarire che se vi racconto una mia disgrazia, non voglio che mi raccontiate le vostre per risposta, pretendo compassione e un’efficace mossa di consolazione. Ma soprattutto compassione.
- Perché sei entrato su Whatsapp e non mi hai risposto?
Con giro completo dei globi oculari, anche detto “gli occhi al cielo”.
- Non ho avuto tempo
E vi immagino direttamente in una piantagione di tabacco.
- Ti vedo un po’ ingrassata
Mia nonna mi diceva sempre “Se non hai niente di carino da dire, non dire niente.” Sapevatelo.
- E il/la fidanzato/a?
E soreta?
- L’ordine non è stato completato perché il pagamento non risulta effettuato
E che fine hanno fatto la generosità? L’altruismo? La bontà? La carità?… un po’ di pena?